Watergate: Lo scandalo che coprì lo scandalo
Pietro Ratto, 26 gennaio 2024
Howard Hughes era un uomo eccentrico. Geniale regista e produttore cinematografico, oltre che ricchissimo uomo d’affari. Un personaggio assolutamente anti convenzionale. Che conciliava (nemmeno tanto bene), la passione per le donne con la misofobia: la paura di entrare a contatto con i germi. Ma che celava qualche segreto, legato proprio alla sua ricchezza…
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La Rivoluzione del Kaiser
Quella strana alleanza tra russi e tedeschi...
Ottobre 1917. Lenin infiamma la Russia con una Rivoluzione che cambierà definitivamente le sorti di uno dei paesi più dispotici della storia. Come conseguenza la Russia esce improvvisamente dalla Grande Guerra, abbandonando l'alleanza con Francia ed Inghilterra e suscitando le ire di tutte le Nazioni che contavano sul suo apporto bellico per mantenere arroventato il Fronte Orientale contro la Germania.
Ma agli occhi di tutti la pace fa parte del programma ideologico del giovane leader dei bolscevichi, che aborre la guerra e che, il 3 marzo 1918, preferisce firmare il costosissimo Trattato di Brest Litovsk con gli ex nemici, piuttosto che andar contro i suo ideali antimilitaristici e pacifisti.
La reazione della Germania è fin troppo accomodante. La Russia non viene invasa come ci si sarebbe aspettati, anche se le condizioni di pace non sono certo leggere. Deve rinunciare alla Polonia orientale, alla Lituania, all'Estonia, alla Finlandia, alla Livonia, alla Curlamdia, perdendo circa un terzo delle terre che amministrava fino a quel momento e del suo reddito nazionale.
Tocca proprio a Trotskij dare l'annuncio dell'uscita dalle ostilità della Russia. Un Trotskij che fino all'ultimo cerca però di dissuadere Lenin dall'accettare una pace così ignominiosa.
Le nuove annessioni tedesche dureranno poco: i Trattati di Versailles li cancelleranno nel giro di un anno, lasciando nominalmente l'indipendenza a Nazioni che, di fatto, in molti casi sprofonderanno nel caos.
Come mai Lenin accetta un'umiliazione tale? Perché i tedeschi non approfittano del caos originatosi dalla fine dell'epoca zarista, dei lunghi mesi di incertezza ad essa seguiti e della Rivoluzione d'Ottobre, per annientare ed invadere una Russia da tempo accusata di dimostrarsi troppo poco incisiva contro i nemici? E' davvero solo un caso che la Prima Guerra mondiale termini con un inaspettato Trattato di pace tra Russia e Germania esattamente come inizierà, vent'anni dopo, la Seconda?
Alcuni documenti scoperti di recente darebbero un'altra spiegazione all'intera vicenda.
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I messaggi segreti nel Rinascimento
La geniale crittografia di Leon Battista Alberti
Lo spionaggio è un fenomeno antico come il mondo, anche se molti credono che gli 007 siano un'invenzione americana del Novecento. Così come la crittografia, una complessa scienza finalizzata alla cifratura di comunicazioni riservate. In questo saggio molto interessante abbiamo provato ad approfondire un complicato meccanismo crittografico messo a punto dall'eclettico genio rinascimentale Leon Battista Alberti negli anni Sessanta del Quattrocento, escogitato su commissione di Papa Pio II.
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Le Shoah senza Memoria
Shoah di serie A e di serie B
C'è un genocidio di serie A e molti genocidi di serie B. Una Shoah che in nessun modo può venir ridiscussa e che va costantemente richiamata alla memoria, e decine di altre Shoah che chiunque, soprattutto chi le ha orchestrate, può mettere in discussione, ridimensionare, perfino negare, senza rischiare di perdere il posto di lavoro, la cattedra o, addirittura, la libertà. Decine di genocidi che, al contrario del cosiddetto Olocausto, sembra quanto mai consigliabile dimenticare…
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Fratello Olocausto
Pietro Ratto, 27 gennaio 2017
“.. se questa ebraica razza straniera è lasciata troppo libera di sé, diventa subito persecutrice, vessatrice, tiranna, ladra e devastatrice dei paesi dove si stabilisce. E per ciò fu tante volte perseguitata, vessata, tiranneggiata, rubata e devastata anch'essa dai Popoli esasperati. Laonde, per impedire che questa razza perseguiti o sia perseguitata, sono necessari i freni sapienti e leggi speciali a sua non meno che nostra difesa e salute.”
Quante volte ci siamo imbattuti in discorsi come questi, a proposito della piaga dell’antisemitismo e dell’orrenda politica razziale nazionalsocialista che se ne fece interprete, dall’ascesa al potere di Hitler in poi.
Un pregiudizio granitico, glaciale, che non conosce dubbio o ravvedimento. Che con quella criminale certezza assoluta, così tipica degli ignoranti, stigmatizza un’intera classe, in questo caso un’intera “razza”, scorgendo e denunciando in essa contorni e caratteristiche essenziali di chi, irreparabilmente, opera il male.
Il problema però, questa volta, è un tantino diverso. Perché ad attaccare con questa acredine e questa violenza quegli “ebrei, eterni fanciulloni insolenti, caparbii, sporchi, ladri, bugiardi, ignoranti, seccatori e flagello dei vicini e dei lontani”, manifestando con orgoglio quella “ripugnanza che la civiltà cristiana sempre sentì e sente contro la razza ebrea”, non sono i nazisti, non è Hitler [...]
L'intero saggio è consultabile in: P. Ratto La Storia dei vincitori e i suoi miti, Dissensi edizioni, Viareggio, 2018
Spiando Serena
In morte di una giornalista coraggiosa…
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Olocausto animale
Isacrifici animali, e non solo, del popolo di Israele
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